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Lacryma Christi rosato del Vesuvio D.O.C. "Storiae" by Gooty
La linea Storiae rappresenta l'eccellenza dei vini vesuviani,frutto di impianti coltivati alle pendici del Vesuvio,nell'area del Parco Nazionale.Gusto deciso e ricchi di minerali del fertile terreno vulcanico.Il tutto nel solco della tradizione che vedeva gli antichi Pompeiani produrre vini che venivano gustati in tutto l'Impero.Dal 79 d.c. ad aggi,la storia del gusto non si è mai fermata.
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Caratteristiche
Il Lacryma Christi Rosato D.O.C. è un vino caratterizzato dal colore rosa cerasuolo e dal profumo che ricorda l’aroma fruttato del rosso. In bocca è asciutto e armonico, dalla corposità non dissimile dal rosso. Ideale abbinato con arrosti di carne bianca, torte di verdura, risotti, pesci all'acqua pazza nonché i polipetti affogati nel sugo dei pomodorini vesuviani.
Tradizione
“Haec iuga quam Nysae colles plus Bacchus amavit”
“Bacco amò queste colline più delle native colline di Nisa”
- Marziale
Il Lacryma Christi prende il nome da una antica leggenda cristiana. Si narra che Lucifero, l’angelo più bello e lucente del Paradiso, e prediletto di Cristo, abbia rubato un pezzo di cielo per portarlo sulla Terra. Da questo pezzo di Paradiso sarebbe nato il Golfo di Napoli con le sue terre fertili ed ospitali. Cristo, accortosi del furto, a malincuore espulse l’angelo dal Paradiso, facendolo precipitare sulla Terra e dentro di essa, creando l’Inferno. Il Creatore pianse a dirotto per il grande dispiacere e le sue lacrime bagnarono la scura terra del Vesuvio, partorendo una vite eccezionale, ed un vino paradisiaco.
La realtà storica appare più concreta, ponendo al centro della tradizione viticola l’operato dei coloni greci. Era l’ VIII secolo a.C. quando un gruppo di esuli partirono dalla Tessaglia per colonizzare le coste della Campania. Erano gli Aminei, popolo il cui nome tutt’oggi resiste nella toponomastica napoletana, con il Monte Amineo, dove sorsero le prime colture dei vini vesuviani. Parecchi secoli dopo, si deve ad una sparuta congregazione di monaci, Cappuccini nello specifico, il merito di aver conservato i segreti di questo vino. Residenti nella “Turris Octava”, l’antico insediamento romano distante otto miglia da Napoli. Nel tempo, anche grazie all’opera di questi frati viticoltori, il nucleo abitativo assunse forma di città e prese il nome di Torre del Greco.
Scheda tecnica
Origine | Campania |
Luogo di produzione | Terzigno (NA) Parco Nazionale del Vesuvio |
Produttore | ICQRF NA 7387 |
Linea | Storiae |
Vitigno | Aglianico (max 20%) e Piedirosso (80%) |
Aromi | Fruttato simile al Lacryma Christi rosso |
Grado Alcolico | 13% |
Temperatura di Servizio | 10 - 12 °C |
Abbinamento | Arrosti di carne bianca, torte di verdura, risotti, pesci all'acqua pazza nonché i polipetti affogati nel sugo dei pomodorini vesuviani. |