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Paccheri senza glutine di Gragnano
La trafilatura al bronzo, l’acqua dei vicini Monti Lattari ed il particolare processo di essiccamento sono le caratteristiche principali che rendono questi paccheri senza glutine di Gragnano davvero speciale, in questo speciale formato senza glutine.
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Degustazione
Grazie alla selezione e all'utilizzo delle migliori farine di mais e di riso, sono stati realizzati questi paccheri senza glutine di Gragnano, certificato anche dall'Associazione Italiana Celiachia (AIC). In questa pasta sono presenti tutte le caratteristiche di artigianalità del luogo di origine che la rendono un'eccellenza unica.
La sua rugosità, dovuta all'utilizzo della trafilatura al bronzo, si sposa ottimamente con i sughi della tradizione campana ed italiana in generale, per momenti di puro sapore. Paccheri senza glutine allo scarpariello (con pomomodorini del piennolo) accompagnati da un bicchiere di vino rosso corposo oppure paccheri senza glutine ai frutti di mare accompagnati da vino bianco, sono due dei piatti più appetitosi della tradizione culinaria campana, da servire in qualsiasi giorno della settimana.
Tradizione
La storia di Gragnano inizia con una nobile "gens" romana: la "gens Grania", detentrice di vasti possedimenti in questo fertile territorio dove si coltivava, allora come oggi, la "sacra spiga e la pregiata vite".
La spiga, simbolo dei pastifici locali, è anche simbolo della città. La produzione di pasta vide il suo maggior sviluppo tra il XVI e il XVII secolo grazie anche alle innovazioni tecnologiche (il molino con macina in pietra a palmenti) che garantivano un perfetto sistema idraulico necessario per la produzione. La pasta è ancora un prodotto artigianale, fatta a mano in ambito familiare, da artigiani e in quantità modeste. Bisogna attendere il secolo successivo per vedere il graduale passaggio dalla bottega all'opificio, dove resta l’artigianalità ma in scala maggiore. Strumenti più grandi, locali più grandi, un numero maggiore di addetti e una loro maggiore specializzazione garantiscono una mole maggiore di prodotto pur mantenendone le caratteristiche artigianali. Inizia così a diffondersi anche oltre l’ambito locale, conquistando i palati con le sue uniche caratteristiche.
Oggi la pasta di Gragnano viene prodotta in numerosi e vari formati, ma la tradizione incorona un formato come simbolo del luogo: il "pacchero". Il nome nasce da un aneddoto. Verso la fine dell'800 "gli scugnizzi" napoletani erano soliti raccogliere gli scarti di lavorazione della pasta durante l’asciugatura. A volte qualcuno teneva per sé il raccolto e quando il padrone lo scopriva era solito dargli un sonoro ceffone, in dialetto napoletano "pacchero".
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI PER 100 GRAMMI DI PRODOTTO
Energia (kcal) 355
Energia (kj) 1505
Grassi (g) 0,9 di cui acidi grassi saturi (g) 0,1
Carboidrati (g) 80 di cui zuccheri (g) 0,4
Fibre (g) 1,2
Proteine (g) 6,0
Sale (g) 0,0
Scheda tecnica
Origine | Campania |
Luogo di produzione | Gragnano (NA) |
Produttore | Pastificio "La fabbrica della pasta di Gragnano" |
Classificazione | Pasta artigianale trafilata al bronzo senza glutine. |
Ingredienti | Farina di mais, farina di riso, acqua della Sorgente “Imbuto”. |
Tempo di cottura | 10 minuti |