Liquore Exultet di Ravello

Tradizione

«Le Suore procureranno di eseguire il lavoro che è stato loro assegnato: in spirito di povertà; in spirito di carità; e specialmente in spirito di devozione, riferendolo sempre a lode di Dio e al bene spirituale del prossimo»

Dalle Costituzioni dell’Ordine di S. Chiara, n° 126

Passeggiando per l'incantato comune di Ravello è facile perdersi nelle meraviglie che i suoi vicoletti nascondono. Dagli scorci mozzafiato sulla Costiera Amalfitana alle meravigliose ville storiche, gli occhi indugiano e il cuore si sente più leggero laddove il tempo sembra essersi fermato. Tra un viottolo costeggiato da un basso muro che affaccia sulla valle e un piccolo slargo, si erge il Monastero dell'Ordine di S. Chiara, abitato da una comunità di suore: le Clarisse.

La storia del monastero comincia nel 1297 quando papa Bonifacio VIII concede alle Clarisse gli stessi privilegi concessi ai Frati Minori. Con cognizione di causa il Monastero è ritenuto tra le più antiche fondazioni francescane femminili in assoluto.

Le suore mantengono uno stretto stato di clausura e operano in assoluta povertà, concentrandosi sulla produzione artigianale di quanto di meglio ha la natura da offrire, operando per volontà di Dio e verso il prossimo.

Tutti i prodotti preparati all'interno di queste sacre mura provengono dalle antiche ricette tramandate dalle consorelle nell'arco dei secoli.

Tra queste antiche ricette l'"Exultet" aveva un uso particolare. Le Clarisse solevano prepararlo e degustarlo in occasione dell’elezione della nuova Badessa. Dall'esultanza il nome "Exultet".

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