Cacioricotta del Cilento

Tradizione

Il Cilento è terra di capre!

Ed è anche terra di straordinari paesaggi, verdi pascoli, aria pulita e formaggi eccezionali. Il territorio che si estende a sud di Salerno fino ai confini regionali ha ispirato più di un poeta antico. Omero vi ambientò l’incontro di Ulisse con le sirene, mentre il fido nocchiero di Enea, Palinuro perse la vita proprio nelle acque di fronte al comune che oggi prende il suo nome, fiore all’occhiello della costa cilentana.

Una terra dalle antiche origini ricca di tradizioni e sapienza artigiana, specialmente per quanto riguarda la produzione agricola, l’allevamento e la trasformazione delle materie prime in prodotti gastronomici.

La protagonista di questo Cacioricotta del Cilento è la capra cilentana, razza autoctona campana le cui origini restano ancora avvolte nel mistero. La si riconosce per il manto fulvo o più comunemente nero, il pelo lungo e la stazza piccola. La cacioricotta prende il suo nome dal procedimento di caseificazione, che è anche la causa del suo sapore speciale e diverso da ogni altro tipo di formaggio caprino. Il latte viene prima portato ad ebollizione e poi lasciato raffreddare a temperatura ambiente, poi vi si aggiunge il caglio di capretto e si inserisce nelle fuscelle, tipici cesti di vimini usati per far fuoriuscire il siero dai formaggi.

L’unione dei metodi di caseificazione del cacio (temperatura e caglio) e della ricotta (aggiunta del siero) danno vita ad un gusto unico, ideale da apprezzare fresco o stagionato, come aperitivo o da grattugiare a scaglie su un bel piatto di pasta.

#History #Tradition #Gooty