Dolce di San Pasquale

TRADIZIONE

La vita di San Pasquale Baylon fu semplice e improntata fin dalla tenera età alla vocazione ecclesiastica. Amava isolarsi in preghiera durante le giornate in cui portava le pecore al pascolo. La sua grande forza d’animo lo portò a rinunciare ad una cospicua eredità per seguire la fede. Entrato a far parte dei Frati Minori d’Alcantara s’impose una vita dettata da penitenze e punizioni corporali, difendendo strenuamente il mistero dell’ Eucarestia e cercando di far comprendere che in essa albergava realmente il corpo di Cristo.

Dopo la sua dipartita venne beatificato e successivamente santificato. Le sue spoglie erano venerate nella città di Villareal, dove venne eretto un santuario che oggi è meta di pellegrinaggio. Con la dominazione spagnola il culto di San Pasquale raggiunse le coste tirreniche del sud Italia impiantandosi stabilmente in diverse città campane. A Napoli, la tradizione vede il santo come protettore delle donne, al punto da invocarlo con divertenti filastrocche affinché trovi un marito alle giovani napoletane.

Più a sud il culto è diventato una faccenda seria ed importante. Nel comune di Nocera Superiore (l’antica Nuceria Alfaterna) il santo è considerato il protettore di cuochi e pasticcieri e si ritiene abbia inventato la crema allo zabaione.

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