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Pomodorini del Piennolo del Vesuvio D.O.P. Pacchetelle in vetro "Gourmet"
Un prodotto dall'antichissima storia con l'usanza di tagliarlo "a pacchetelle". Il pomodorino del piennolo dop ci regala un sapore ed un profumo intenso, caratteristiche queste provenienti da un territorio unico nel suo genere.
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Tradizione
Il Vesuvio riveste un ruolo determinante nella coltivazione di questo alimento. Infatti si deve alla potenza del monte l’eccezionale fertilità del terreno. La terra bruna, di origine vulcanica, è stratificata da secoli di accumuli di lapilli e lava solidificata. Questa caratteristica ha intriso il terreno di sostanze altamente nutritive, in grado di conferire alle colture elevate qualità organolettiche.
Il pomodorino del Piennolo viene da molto lontano, esso fu importato in Europa dal centro America grazie all'operato di Cristoforo Colombo. A Napoli giunse più tardi, con l’avvento della presenza spagnola. La sua particolarità risiede nella forma a ciliegia, la buccia spessa lo rende molto resistente e gli conferisce un sapore deciso. Ed è proprio l’alta resistenza agli agenti atmosferici a renderlo così apprezzato sulle tavole napoletane, in quanto può essere stoccato "a piennolo" e mantenersi fresco durante i duri mesi invernali. Di questo ne troviamo menzione in diversi scritti teatrali del ‘700, nonché nei trattati di disciplina agraria ottocenteschi del Regno di Napoli e, negli studi universitari del ‘900. Questi ultimi descrivono i diversi ecotipi del pomodorino vesuviano che poi sfoceranno in quelli odierni: "Fiaschella", "Lampadina", "Principe Borghese", "Re Umberto" e "Patanara".
Il termine "Piennolo" è invece correlato al modo di conservazione del pomodorino. L’insieme dei pomodorini viene appeso ad un supporto in legno assumendo la forma di un grande grappolo, detto appunto “piennolo” e posto in luoghi freschi e ventilati.
I produttori vesuviani, allora come oggi, lo conservano anche con il metodo tradizionale a "pacchetelle", che consiste nel tagliare il pomodorino longitudinalmente in filetti per poi sistemarlo sotto vetro.
#History #Tradition #Gooty
Scheda tecnica
Origine | Campania |
Luogo di produzione | Sarno (SA) |
Produttore | La Fiammante |
Come si conserva | Conservare in luogo fresco e asciutto, dopo l’apertura riporre in frigo e consumare entro 3 giorni. |
Caratteristiche | Sapore intenso e colore rosso acceso, coltivato alle pendici del Vesuvio, su un terreno ricco di proprietà organolettiche. Una conserva unica dalla lunga tradizione. |
Abbinamento | Primi piatti, pesce, bruschette, pizza. |
Degustazione | Il sapore intenso e profumato che lo caratterizza lo rende perfetto per accompagnare ed esaltare primi piatti, anche a base di pesce, bruschette o la classica pizza. |