Prodotto aggiunto al tuo carrello
Conserva di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P. "Gourmet"
È senza dubbio uno dei tesori più prezioso e antico dell’Italia del Sud. Coltivato in una zona baciata dal sole, questo pomodorino del piennolo del Vesuvio regala un sapore dolce e inimitabile dal profumo inconfondibile. Un viaggio gustoso che inizia dalle pendici del Vesuvio.
5 Articoli
Disponibile
Contrassegno Disponibile
Dettagli
Tradizione
Il Vesuvio riveste un ruolo determinante nella coltivazione di questo alimento. Infatti si deve alla potenza del monte l’eccezionale fertilità del terreno. La terra bruna, di origine vulcanica, è stratificata da secoli di accumuli di lapilli e lava solidificata. Questa caratteristica ha intriso il terreno di sostanze altamente nutritive, in grado di conferire alle colture elevate qualità organolettiche.
Il pomodorino del Piennolo viene da molto lontano, esso fu importato in Europa dal centro America grazie all'operato di Cristoforo Colombo. A Napoli giunse più tardi, con l’avvento della presenza spagnola. La sua particolarità risiede nella forma a ciliegia, la buccia spessa lo rende molto resistente e gli conferisce un sapore deciso. Ed è proprio l’alta resistenza agli agenti atmosferici a renderlo così apprezzato sulle tavole napoletane, in quanto può essere stoccato "piennolo" e mantenersi fresco durante i duri mesi invernali. Di questo ne troviamo menzione in diversi scritti teatrali del ‘700, nonché nei trattati di disciplina agraria ottocenteschi del Regno di Napoli e, negli studi universitari del ‘900. Questi ultimi descrivono i diversi ecotipi del pomodorino vesuviano che poi sfoceranno in quelli odierni: "Fiaschella", "Lampadina", "Principe Borghese", "Re Umberto" e "Patanara".
Il termine "Piennolo" è invece correlato al modo di conservazione del pomodorino. L’insieme dei pomodorini viene appeso ad un supporto in legno assumendo la forma di un grande grappolo, detto appunto "piennolo" e posto in luoghi freschi e ventilati.
#History #Tradition #Gooty
Scheda tecnica
Origine | Campania |
Luogo di produzione | Sarno (SA) |
Produttore | La Fiammante |
Come si conserva | Conservare in luogo fresco e asciutto, dopo l’apertura riporre in frigo e consumare entro 3 giorni. |
Caratteristiche | Sapore vivace ed intenso, è uno degli ingredienti di nicchia più ricercato del panorama culinario e prodotto di punta delle zone vesuviane. |
Abbinamento | Primi piatti, bruschette, pizza. |
Degustazione | Ottimo da gustare con primi piatti, bruschette o pizza. Ingrediente principe del famoso “Scarpariello”. |