Negli ultimi anni, anche in Italia, si va diffondendo il culto delle birre. Sempre più persone preferiscono accompagnare il proprio pasto con una birra, piuttosto che con il vino. Una tendenza che ha innalzato l'asticella dei conoscitori di questa bevanda.
La tradizione delle birre
Le prime testimonianze di birre sono antichissime, risalenti addirittura alla Mesopotamia. Infatti, già nel codice di Hammurabi erano previste delle pene per chi non rispettava i criteri di produzione della birra. Anche nell'Impero romano vi furono sostenitori della birra, ma a contribuire alla diffusione della tradizione brassicola furono le popolazioni germaniche, che si stabilirono fra l'altro in Irlanda. Durante il medioevo la produzione di birre fece un notevole salto di qualità, soprattutto grazie ai monasteri. In Inghilterra, in particolare, la birra divenne la bevanda nazionale ed è qui che, con la Rivoluzione industriale, la produzione di birra passò dalla produzione artigianale a una produzione industriale.
Come si fa la birra?
La produzione di birra prevede numerosi fasi. Il primo passaggio fondamentale è la trasformazione dell'orzo (o di altri cereali) in malto. I cereali selezionati vengono messi in vasche di macerazione per tre o quattro giorni e, successivamente, vengono arieggiati disposti su cassoni di germinazione. A questo punto, per arrestare il processo di germinazione, il malto viene essiccato mediante torrefazione. Successivamente, i cereali vengono macinati sino ad ottenere una farina, che viene mescolata poi con acqua portata a temperature elevate. Questa fase, detta ammostatura, serve a trasformare l'amido in uno zucchero detto maltosio. Il mosto così ottenuto viene immesso in una caldaia e portato all'ebollizione. Durante questa fase, oltre a sterilizzare il prodotto, si procede con l'aggiunta del luppolo, che conferirà alla birra il suo inconfondibile sapore. A questo punto, la birra viene portata a temperatura di fermentazione (bassa o alta, a seconda della birra). Durante questo processo, vengono aggiunti i lieviti responsabili della trasformazione degli zuccheri in anidride carbonica, alcol e aromi. Terminata questa prima fase di fermentazione, si passa alla maturazione della birra in tini di acciaio. Laddove sia necessario, poi, si procede anche al filtraggio della birra.
